NINA

Un soggetto per un breve racconto

 

 

di Fabrizio Visconti, Rossella Rapisarda
con Rossella Rapisarda
regia Fabrizio Visconti
scene e costumi Ulisse Pantaleone
disegno luci Fabrizio Visconti
un progetto la Gare
produzione Eccentrici Dadarò

 

Vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Spettacolo
Vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Attrice

 

 

Scheda artistica

Link video trailer

Fonti d’ispirazione

“Il Gabbiano” di Anton Cechov
“Epistolario” di Anton Cechov

Personaggi

Nina: un’attrice, personaggio de “Il Gabbiano” di A. Cechov
Rossella: un’attrice, reale
Il pubblico: nel suo ruolo

Tipologia dello spettacolo

Monologo per due: un’attrice e un personaggio, un fantasma, ma a volte, in teatro, i fantasmi sono “più vivi e più veri d’ogni cosa viva e vera .

Monologo per due: un’attrice e il suo pubblico. Attraverso atmosfere rarefatte e momenti comici, il pubblico diventa partner intimo di un dialogo che tocca profondamente il tema del mistero dell’uomo e delle sue scelte, il mistero di questa insanabile e commovente sospensione tra terra e cielo, tra richiamo verso l’alto e bisogno di radici, celebrando così l’Amore per la vita che seduce e spinge oltre, fino ad affermare con Cechov: “Com’è tutto meravigliosamente mescolato in questa vita..”

Storia

Un treno. Un biglietto del treno. Uno spettacolo da fare prima di partire. Una scommessa da giocare fino in fondo.

“Il lavoro di Rossella e Fabrizio sul ruolo di Nina Zarecnaja rappresenta non solo l’apposizione di una firma stilistica di quest’attrice e questo regista sul loro teatro, ma, ancora più importante, li ha profondamente cambiati artisticamente e umanamente, arrivando così a segnare una sorta di contratto spirituale tra la loro vita e la loro vocazione artistica.

Guardi per pochi attimi il lavoro di Rossella e, di lì in avanti, in qualsiasi istante, vedrai come, attraverso la trasparenza dell’attrice, ti è improvvisamente rivelato il personaggio vivo di Nina, e contemporaneamente, attraverso il ruolo di Nina, c’è la vita vera di Rossella.

No, questo non nasce semplicemente da una tecnica di lavoro dell’attore sopra un ruolo, è il risultato di una vita intera che il personaggio, l’attrice e il regista hanno vissuto insieme per più di 10 anni.

E gli conceda Dio ancora lunghi anni di coauthorship felice”

M° Jurij Alschitz 

 

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